PINOCHET? NO, HUN SEN Primo Ministro Cambogiano e assassino di lavoratori.
Hun Sen- “primo ministro”
-Phnom Penh –Giovedi 2 gennaio 2014- Ore 10.00-.
Phnom Penh distretto di Pur Senchey Cancelli della Fabbrica Yakjin,proprietá Coreana produttrice delle magliette che ci piacciono tanto! Una manifestazione indetta per il salario mensile di 160 dollari invita i lavoratori della fabbrica ad uscire e ad unirsi alla manifestazione.
Di fronte a loro con arroganza le truppe speciali di Hun Sen : la 911 brigata paracadutisti che insultano e minacciano i giovani manifestanti. Primi scontri e l’arresto di 10 manifestanti tra cui monaci e leader sindacali . L’uso delle truppe speciali dell’esercito é senza precedenti e marca il nuovo confine per l’opposizione.
Phnom Penh distretto Meancheay- Fabbrica Canadian Garment poche ore piu tardi . Stesso tipo di produzione per gli stessi paesi, compresa l’Italia. Una manifestazione simile alla precedente con uguali parole d’ordine e composta per la maggior parte da lavoratrici viene dispersa e decine di lavoratrici brutalmente picchiate. In risposta a questa violenza contro persone inermi i lavoratori e i residenti dell’area circondano la fabbrica improvvisano barricate dando fuoco a copertoni e bloccano le vie di accesso alla zona. L’intervento della polizia militare chiamata in rinforzo dal centro cittá libera le strade.
I manifestanti si asserragliano in una caseggiato dove vivono lavoratori e lavoratrici. Dopo tentativi di penetrare all’interno durati tutta la notte i poliziotti abbandonano l’assedio e ritornare alla loro base
Venerdí 3 gennaio
Phnom Penh Veng Sreang Boulevard . Un foltissimo contingente di “forze dell’ordine’’ prende posizione nel quartiere che ha osato resistere.
L’azione degli sgherri é violentissima : spari con pistole e fucili mitragliatori indirizzati contro il caseggiato e contro i manifestanti che cercano di organizzare una difesa. Alla fine della giornata si contano 5 morti e 25 feriti da arma da fuoco. Molti gli arresti dei quali ad oggi non si conosce la sorte.
VIDEO: http://www.licadho-cambodia.org/video.php?perm=43
Il caseggiato é occupato e i lavoratori e le lavoratrici che vivono al suo interno brutalmente picchiati. Termina nel sangue una giornata che ha visto il pugno di ferro come unica risposta a chi osa rivendicare diritti salariali. Un grazie particolare a Nike, GAP, Wallmart, Old Navy, Calvin Klein,Tommy Hilfiger,H&M,Adidas, Puma per il supporto dato agli schiavisti.
L’Associazione degli Industriali Tessili (GMAC) che ha invitato il governo ad agire in maniera dura contro i lavoratori tramite il suo segretario generale Ken Loo dichiara che la polizia ha fatto bene a sparare sui manifestanti.
Il portavoce del governo Phay Siphan da parte sua conclude affermando che non si trattava di una protesta ma di una rivolta.
Sabato 4 gennaio
Phnom Penh. Norodom Boulevard; “Freedom Park’’ cosí é chiamato uno spazio delimitato da cancellate , concesso magnanimamente dal primo ministro Hun Sen e destinato ad ospitare limitate manifestazioni di dissenso. Da qui nelle settimane precedenti sono partite manifestazioni antigovernative non autorizzate che hanno visto la partecipazione di decine di migliaia di persone. É qui che che si sono ritrovati per discutere degli avvenimenti di venerdi 3 coloro che fanno riferimento all’opposizione governativa.
Ore 11.00 Squadracce di civili e guardie private, armate di spranghe e bastoni sgomberano lo ‘’spazio libero’’picchiando donne uomini e monaci buddisti. Il governo mostra la sua faccia dittatoriale ; terrorizzare il dissenso é una scelta che puó costare caro ma l’ arroganza del potere é tanta e ottusa !
Centinaia di giovani lavoratori e lavoratrici partono impauriti dalla citta e ritornano nei loro villaggi.
Domenica 5 gennaio
FreedomPark finalmente liberato dagli oppositori vede il dispiegarsi delle abilitá dei centauri della polizia militare che scorrazzano poi per tutta la citta accompagnati da camionette cariche di colleghi rombando e ricordando alla popolazione chi tiene il bastone del comando.Nella zona industriale sono vietati gli assembramenti di piu di due 2 ! ! persone.
Lunedí 6 gennaio
5 donne militanti di una associazione che si batte contro l’espulsione degli abitanti del quartiere di Boeng Kank Lake nel mirino degli speculatori immobiliari, sono arrestate. Portavano una petizione all’Ambasciata di Francia richiedente un aiuto per la liberazione degli arrestati dei quali non si conosce la sorte. Un ulteriore segnale al paese : é impedita l’agibilitá di qualsivoglia opposizione .
Ma qualcosa si muove e la solidarietá non é controllabile : manifestazione di supporto ai lavoratori davanti all’ambasciata cambogiana di Seul Corea.
Phnom Penh Martedi 7
La citta si risveglia preoccupata dopo una notte disturbata da continue sirene. I responsabili sindacali sono alla macchia. Il Cambodia National Rescue Party, partito di opposizione rende noti i nomi degli assassinati.
Onore a—Kim Phalin, 29 anni, Yann Rithy, 26, Sreng Vibol, 22; Ouk Pheak, 23; Sam Ravy, 26
Onore al sindacato CCAWDU Coalizione Indipendente dei LavoratoriAbbigliamento http://globalaction4fairlabor.files.wordpress.com/2011/03/athit_kong_wages.pdf ; http://www.ccawdu.org/
Mercoledí 8
Al fine di restaurare l’ORDINE cecchini vengono inviati e posizionati nei tetti circostanti le fabbriche del Boulevard Veng Sreang.
Viene diffuso il video Link Video http://www.licadho-cambodia.org/video.php?perm=43
Un grazie a Kevin Doyle https://twitter.com/doyle_kevin; al Collettivo fotografico RUOM “@RuomCollective: pic.twitter.com/tlqzchtW0c” dai quale estraiamo foto e sussidi informativi ;Al fotografo John Vink http://johnvink.com/news/2014/01/cnrp-press-conference/ … foto bianco nero